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6 tappa Via Romea dei Guidi: Marradi - San Benedetto

Da Marradi attraverso un voltone in Via Fabbrini risalendo lo stretto “vicolo della Badia” segnato CAI 521. Appena risalito, lasciamo il vicolo per il sentiero a sinistra di fianco una casa con le indicazioni per il ristorante “Colombaia” Arrivati al ristorante “Colombaia”, ignorando l’asfaltata d’accesso, prendiamo la carrozzabile in piano di fianco ad una vecchia cappella che diventa cementata e inizia a salire. In prossimità di un crocifisso e una vecchia cisterna di cemento continua a destra per sentiero. Appena risaliti siamo in un largo stradello che va a sinistra e subito raggiungiamo la carrozzabile che teniamo a destra per pochi metri, poi la lasciamo perché il CAI 521 risale ripidamente a sinistra e continua passando sotto un traliccio della luce per andare a costeggiare una pineta. Stiamo sul CAI 521 che risale ripidamente fino alla grande casa colonica ristrutturata di Monte Gianni. Rimaniamo sulla sterrata in leggera salita che è sempre CAI 521. Aggiriamo il versante est di monte Castelnuovo superiamo un capanno di caccia in muratura dove il sentiero si allarga a mulattiera. Trascuriamo a destra il CAI 517/A per Botteghette e a sinistra il CAI 583 che s’inoltra nel bosco. All’incrocio successivo abbiamo due possibilità: o continuiamo per il CAI 521 o teniamo il CAI 521/B di crinale. Il CAI 521 prosegue a sinistra fino ad incrociare una sterrata che prendiamo a destra. Questa strada percorre a mezzacosta l’andamento sinuoso delle valli fino ad arrivare al cimitero, poi alla fonte ed infine all’Eremo di Gamogna. Il 521/B invece supera ripide creste e regala meravigliosi panorami, poi incrocia il 521/C, incontra una Piccola cappella abbandonata, e arriva alla mulattiera che passa a poca distanza da un grande rudere per innestarsi sulla mulattiera CAI 521/AM che teniamo a sinistra in piano fino a Gamogna, antico eremo dell’XI secolo nel quale vivono le monache delle Fraternità Monastiche di Gerusalemme. Dopo una doverosa visita alla chiesa e al delizioso chiostro, si prosegue sul sentiero CAI 521 che seguendo a mezzacosta l’andamento dei crinali, ci porta alle Case Nuove dell’Eremo incrociando l’asfaltata che da Marradi porta a San Benedetto. Svoltiamo a sinistra percorrendola per alcune decine di metri per imboccare poi a destra in salita un sentiero. In breve incrociamo la sterrata che a destra porta alla Capanna del Partigiano e al Monte Lavane mentre noi prendiamo a sinistra fino a raggiungere un grande cancello che non superiamo. Da li parte sulla destra il sentiero dell’Inferno segnalato CAI 429. E’ un sentiero che comincia in leggera salita e prosegue sulla cresta regalando ampie vedute panoramiche per poi scendere repentinamente verso le Case di Pian Baruccioli e poi all’Acquacheta. Nel punto di affaccio sulla possente cascata incrociamo il sentiero che prenderemo per raggiungere San Benedetto. Prima però non si può non proseguire per vedere al guado del Fosso di Cà del Vento la “Cascatella Piccola” e poi risalire lungo l’antica e sconnessa massicciata per arrivare alla Piana dei Romiti. Si tratta di un ampio pianoro più volte attraversato dal torrente Acquacheta che poi si lancia nel vuoto per formare la famosa cascata. Ritornati sui nostri passi prendiamo il sentiero CAI 407 che ci porterà facilmente a San Benedetto.

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